Modi di dire
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
pp. 53-54
Appena colei se ne andrà ai Campi Elisi, tu sarai da me sposata... E' vero che il nostro maritaggio farà ridere un po' la gente – già, poiché quando si va a nozze ai sessantacinque per i settant'anni!... sfido io, se v'è da ridere.
p. 55
E ciò detto consegnava la cappa a Bianca, accennandole di partirsi. Poco dopo entrò nella reggia un fraticello chiuso in una tunica di panno greggio, col largo bacucco tirato fin sugli occhi. Costui aveva un viso terreo e macilente, ove brillavano due occhietti vivi vivi, ma cenerognoli e vi campeggiava un naso adunco come un becco di nibbio.
p. 56
Mi si fa sentire nientemeno che i tuoi tesori ormai non potrebbero invidiare quelli di Creso.
p. 57
Perocchè tornando il mio padrone Giudice Nino a' suoi Stati, ciò che si crede fra breve, mi converrà scendere dal seggio e accontentarmi da soli miei risparmi – Non dovevi pensare diversamente... - Adunque sarebbe stata bella che dopo d'essermi consumato attorno agli affari di casa altrui, me ne dovessi - per vivere - ritornare all'aratro come un Cincinnato di Roma?
p. 57
Quando re Enzo, di buona memoria – m'incarico Vicario del suo Giudicato, che ora per volontà di Dio serenamente possiedo, feci a un dipresso come te.