Emigrazione
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
pp. 71-72
L'ordine della nostra istoria vuole che ne portiamo in Sassari nella via Turritana in quel tempo primaria fra le altre vie della città e in cui fissavano dimora le incessanti emigrazioni dall'antica Torres ormai distrutta – d'onde prendeva poi nome la via. La via Turritana era inallora lunga, spaziosa e andava a mettere, come al giorno d'oggi si vede, nella mole del duomo dedicato in quell'epoca a Nostra Signora del Popolo. Vi facevano bella mostra i grandiosi palagi delle illustri famiglie torreggiane e sassaresi fra di cui tutti, spiccava quello dei Catoni.
p. 80
Intanto Guantino spronato da quelle insolite simpatie, che, sorprendono inconsciamente l'uomo alla vista d'un volto che piace, proprose alla fanciulla se mai volesse venir seco lui in Sardegna.
p. 92
Sono ormai trascorsi alcuni anni da che la pietà del vostro genitore mi trasse dall'indigenza in cui era caduta, e mi menò dall'Oriente in Sardegna; eppure tuttavia voi, madonna, non conoscete chi veramente sia Zulemaide.
p. 188
La Comune di Sassari – antica borgata di Tàratì all'epoca del nostro racconto era cinta di mura, munita di torri e aveva quattro sole porte d'entrata e uscita. Essa era venuta sempre più popolandosi e fiorendo a motivo delle incessanti emigrazioni che si facevano daTorres, già distrutta e che si fermavano in quella. Talchè indusse l'arcivescovo Dorgodorio a trasferirvi la Sede, che fin lì erasi tenuta a Torres. - Ciò avvenne verso il 1278.
Lanusei, Tipografia Sociale, 1885
Ritedda di Baricau
Marcello Cossu
p. 15
Come fosse avvenuto che, la madre di Ritedda, per nome Lucia, avesse trasportato i suoi penati da Aritzo a Lanusei, lo si sapeva dalla generalità degli abitanti. Lucia era stata una tradita vergine, scacciata dal domestico focolare, e venuta a ricoverarsi nella ospitale Lanusei, dove, in capo a pochi mesi, aveva dato alla luce una graziosissima bambina.