Arte
Cagliari, Tipografia del Commercio, 1881
Bozzetti sardi
Ottone Bacaredda
p. 89
Guardate Galatea, guardate la Vergine di Murillo, e dite se, animate dall’arcano soffio vitale, voi non le amereste?
p. 131
Ma prima che il nuovo arrivato abbia avuto il tempo di rispondergli, egli lo ha trascinato, con dolce violenza, sotto il portone, attraverso il cortile, nella miglior stanza della casa, a pian terreno: gli ha offerto il posto d’onore su d’un sofà di paglia, sotto un Carlo Alberto scolorito e un sant’Efisio spiritato, che pendono dalle pareti.
p. 133
Tre donne […] colle loro vesti di bordato, colla pezzuola di cotone, che, scendendo sul petto, segue le graziose ondulazioni del tumido seno, colle ampie maniche della camicia rimboccate che lasciano a nudo certe braccia torose, carnacciute, degne d’una Fornarina, le direste tre donne d’Itaca che tessono la camicia all’eroe di Omero.
p. 142
All’improvviso, una fra le donne più giovani […] emette un grido di dolore, e gettando all’indietro il lembo del mento che le copriva il viso, e battendo disperatamente palma a palma, improvvisa un’elegia funebre, di cui a prima giunta ci colpì la frequente irregolarità del metro e delle rime. Qualcosa di somigliante a questa scena avevamo visto dipinto sui vasi etruschi, e ci ricordò di aver letto in Omero i flebili canti di Andromaca, di Ecuba e di Elena sul cadavere di Ettore, e quelli di Briseide sulla salma di Patroclo.
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
p. 10
Quel sobborgo si spiegava dolcemente sopra un magnifico tappeto di verzura: esso era disposto a forma di anfiteatro, e con la sua torre che spiccava in alto fra i caseggiati, e con gli alberi e i giardinetti che lo frastagliavano, faceva un bellissimo vedere. Era il sobborgo di Salvenero, il quale sorgeva un tempo nelle circostanze di quell'antica città cartaginese distrutta dai Vandali, che fu Plubium e che ora si chiama Ploaghe. Scendendo da questo villaggio vedonsi tuttogiorno gli avanzi del sobborgo accanto ad un antica chiesa abaziale ed ai ruderi di un monastero.