Giornalismo
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
pp. 14-15
L'illustre scrittore La Marmora parlando de'nostri balli, così s'esprime nel suo Itinerario: << A queste danze prendono sovente parte gli uomini e le donne, anche al di là d'una cinquantena d'anni. Bisogna però dire che il ballo pubblico se non esprime l'agiatezza e la poca cura delle persone che vi si dedicano non è meno un testimonio dei loro costumi semplici e dolci; specialmente allorchè si fa come suole quasi in tutta l'Isola, con decenza e con modo fermo e costante da far stare meravigliati i foresti che in quell'esercizio vedono il carattere degli abitanti.
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
p. 10
E giusto, io aveva bisogno d'un qualche bisogno specifico a rimettermi in calma; né in quel momento mi passò per nulla in pensiero la tanto decantata Revalenta Arabica, la quale vorrei, i miei lettori la lasciassero sempre solo ed esclusivo uso dei signori Gazzettieri e Giornalisti, che in lei trovarono un infallante tonico contro gl'iterati assalti del marasmo!
p. 49
Su, sentiamo, sentiamo il programma di questi tuoi trattenimenti villerecci; e se dico programma, mi pare che il vocabolo calzi bene l'argomento. E' questa una voce d'uso d'ampio significato, anzi d'elastico senso; perchè si restringa e allarghi a tempo - come si vuole... I giornali di tutti i colori, i deputati d'ogni partito ne conoscono la forza; essi intitolano con simile parola le loro succolenti promesse; i primi, si intende per adescare abbonati, e i secondi per ingarbugliare elettori... Ma è bene tener sempre a mente quel detto che non falla mai: << Vi prometto molto – attendete corto!
p. 116
Tutto questo ho estratto – dice il Senatore Spano in una nota all'Itinerario di Sardegna del La-Marmora – dal volume della relazione che trovasi nel R. Archivio: ma la mia gran meraviglia – soggiunse egli – fu in vedere l'informazione che in una lettera diretta al Vicerè fa la stessa commissione, dicendo che quei villeggi avevano ben donde di sollevarsi, perchè erano troppo aggravati dai Feudatari!
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1945
Cenere
Grazia Deledda
p. 69
Sul tavolino e nella scansìa stavano pochi libri e molti quaderni; tutti i quaderni scritti da Anania; parecchie scatole legate misteriosamente, calendari e pacchetti di giornali sardi.