Religiosità
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
p. 60
Acciò si sgabbiasse anche Lamberto suo partitante.... onde è che tu mi vedi qua per servirlo. - Ma demonio! Non hai tu pensato che se un giorno il Giudice Nino arriva a trionfare de' suoi nemici ritornato in Sardegna, ti farà pagar ben cara questa tua ribalderia? - Oh di ciò non me ne curo punto... son io sicuro del fatto mio – Dopo il disastro toccato al suo avolo, conte Ugolino, la stella dei Visconti può dirsi tramontata; egli conta solo ormai in parecchi fautori di parte guelfa di Genova e di Pisa.... infatti ha smesso ogni ambizioso pensiero su Pisa e credesi si riduca fra non molto al suo modesto dominio di Sardegna.... ma ti so ben dire io che il castello di Fansania non lo troverà così munito come l'ha lasciato!
p. 65
Che furono poi facile preda di una fazione sorta nel frangente di frati e di pinzocheri aventi a capo l'arcivescovo Ruggieri.
p. 69
Voglio sperare che tracannato questo veleno, la non avrà più desiderio della morte... se tanto costei non si ha in corpo un qualche demonio, che inallora l'affare tornerebbe un po' serio.... e bisognerebbe ricorrere al prete e all'acqua santa, i soli specifici per cacciar via i demonii; ad ogni modo v'è quel proverbio che dice: tentare non nocet.... tentiamo adunque e vedremo!
p. 71
Il lume poco a poco sparendo giù in fondo, inviava sulla stanza una luce instabile ed incerta; il bagliore divenne più languido, più fioco finchè tutto in un momento cessò affatto. Inallora un animo superstizioso avrebbe veduto salire dalla buca un gigantesco spetro insaguinato!
pp. 74-75
Adelasia inconscia delle mene adoperate dal marito contro il fratello, si era querelata presso papa Gregorio IX perché si degnasse fulminar le censure contro autori del misfatto. Questo papa - quanto ipocrita, altrettanto ambizioso, colse propizio il momento di raffermare gli antichi diritti della santa sede sul Giudicato, epperò con tutta sollecitudine commise all'Arcivescovo di Pisa il reclamato ufficio e di pari tempo inviò alla reggia di Ardara certo suo cappellano Alessandro istruito del ciò da fare. [...] – anche quelli che aveva erdedato dal suo avolo Guglielmo di Massa in Sardegna, Corsica, Pisa, ecc, ecc. Quest'atto veritiero – perchè corredato da documenti che tuttavia esistono – mentre segnala debolezza anzi dirò vigliaccheria di questi nostri antichi principi, manifesta pure l'ingordigia del dominio dei papi a quell'epoca.