Enrico Costa
Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007
La bella di Cabras
Enrico Costa
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Il gambero cammina sempre indietro, / e diventa scarlatto quando è cotto! [...] Parlò con impeto, gli mancarono le parole, si confuse... e divenne di nuovo rosso, più rosso del gambero cantato dal gobbo poeta.
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La vicinanza delle rovine dell'antica Tharros – che è una vera miniera per gli archeologi – ha dato una certa fama al paese e ai suoi abitanti.
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La vicinanza delle rovine dell'antica Tharros – che è una vera miniera per gli archeologi – ha dato una certa fama al paese ed ai suoi abitanti. Lamarmora, Spano, Maltzan dicono che le case dei contadini di Cabras erano un tempo altrettanti piccoli musei, ai quali accorrevano gli archeologi e gli speculatori da ogni parte dell'isola. I cabrarissi la pretendono a dotti in tal mestiere – scrive il Maltzan; il quale afferma averne conosciuto molti originali e sognatori; non certo (dico io!) più sognatori e originali di lui nel descrivere l'isola.
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i>La mobilia, (portai s'azzivimentu) come vuole l'usanza.
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La casetta di Rosa, a pian terreno, come la maggior parte delle case, aveva tre camere di facciata: quella di mezzo, più grande di tutte prendeva luce dalla porta d'ingresso e da una piccola finestra; un'altra finestra avevano le due camere laterali. Le quattro aperture davano tutte sulla strada.