Enrico Costa
Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007
La bella di Cabras
Enrico Costa
p. 331
Udivasi distintamente lo scroscio delle onde, e le rane che gracidavano nei pantani di Vigna Grande. [...]
Le siepi di fichidindia, le macchie di rovere, i tronchi degli alberi, avvolti nell'ombra, prendevano strane forme.
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E i salici del fiume piegavano i lunghi rami per baciar l'onda nera.
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Esso seguiva una barella ricoperta da un bianco lenzuolo.
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Era montato da un giovine che vestiva una giacca bianca ed aveva al collo un fazzoletto rosso.
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A mezzanotte il poveretto era ancora là, colle braccia incrociate sul petto e coll'occhio fisso sull'acqua nera.