Enrico Costa
Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007
La bella di Cabras
Enrico Costa
p. 192
La popolazione festante soleva sdraiarsi sulla sabbia e fra i giunchi per far lauta merenda.
p. 192
Quella sosta sull'erba era poetica e Valery la paragona ad una vera festa veneziana, o napoletana.
p. 208
Quell'amoreggiamento alla spagnuola, sotto gli occhi di un pubblico indifferente, dava loro una cert'aria di maturità.
p. 211
Cane d'una volpe! - gridò la vecchia – è proprio lei che da qualche tempo si diverte a tormentare le nostre galline!
p. 213
L'ex seminarista arrossì fino al bianco degli occhi.