HOME
 
CHI SIAMO
 
PUBBLICAZIONI
 
AUTORI
 
PERIODICI
 
DIDATTICA
 
LESSICO
 
BIBLIOGRAFIA
 
RECENSIONI
 
EVENTI
 
CREDITS
Vai all'indice di questa sezione

Ricerca avanzata

TEMI

arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

PAGINE CORRELATE

autori

Enrico Costa

opere

La bella di Cabras

Enrico Costa

Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007

La bella di Cabras

Enrico Costa

p. 89
L'immensa pianura muore là, sulla spiaggia, dove il Tirso, come biscia, dopo aver serpeggiato in sette spire, si tuffa nel gran bacino, formato da due branche di scorpione: dalle due punte, cioè, di San Marco e della Frasca. Al di là e al di qua pianure, sempre pianure. Ad oriente il Campidano di Simaxis, a settentrione quello Maggiore e quello Minore, a mezzogiorno quello d'Uras, a scirocco l'immenso campo di Sant'Anna, arginato dalla lunga catena dei monti Arci, che da Siapicia si estendono giù giù, fino a Siris.

geografia

p. 89
Quei ciuffi di palma che rompono di tanto in tanto la lunga linea della città, che veduta da lontano (specialmente dalla parte di Silì) prende una tinta violacea e vaporosa. [...] Su quelle superfici levigate qualche barca nera, piatta, senza vela né antenne, è tirata sulla spiaggia.

colori

p. 89
Quei ciuffi di palma che rompono di tanto in tanto la lunga linea della città [...] In quell'ora vi ha qualcosa che ride nell'aria: le beffarde cornacchie; [...] Su quelle superfici levigate qualche barca nera, piatta, senza vela né antenne, è tirata sulla spiaggia fra i giunchi e la mota, incastrata fra terra e mare. [...] L'immensa pianura muore là, sulla spiaggia, dove il Tirso, come biscia, dopo aver serpeggiato in sette spire, si tuffa nel gran bacino, formato da due branche di scorpione: dalle due punte, cioè, di San Marco e della Frasca.

flora e fauna, geografia

p. 90
Quando il sole si tuffa in mare, dietro i monti del Sinis, le rane gracidano nei pantani, le acque morte dormono qua e là nei loro letti di fango, e le civette russano forte nei crepacci del vecchio convento dei Missionari. Solo le zanzare – vampiri della notte – vanno in giro a punzecchiare i neghittosi, per isvegliarli, o per non lasciarli dormire.

flora e fauna

p. 91
Gli abitanti della città di Oristano ascendono a poco più di settemila abitanti, cioè a dire, un numero minore di quelli d'Iglesias, di Tempio, d'Alghero e di Ozieri, e alquanto maggiore di Bosa e di Nuoro. Eppure la città è quattro o cinque volte più estesa di quante sono nell'isola, dopo Cagliari, e forse Sassari. I paesi di Quarto, Carloforte e Bonorva hanno qualche centinaio di abitanti in meno di quelli d'Oristano, eppure, presi insieme, non formano forse la sua estensione.

geografia

Indietro...... 21 . 22 . 23 . 24 . 25 . 26 . 27 . 28 . 29 . 30 ......Avanti
 
Centro di Studi Filologici Sardi - via dei Genovesi, 114 09124 Cagliari - P.IVA 01850960905
credits | Informativa sulla privacy |