Giuseppe Desś
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Desś
p. 345
Poi Alfonso scostò le persone che erano attorno al malato, ordinò a Maria Cristina di levargli la giacca, gli lacerò la manica della camicia sul braccio destro, ed estratta la lancetta che teneva in un astuccio simile a una penna stilografica, la fece scattare sulla vena turchina e gonfia del braccio, da cui sprizzò uno zampillo di sangue nero.
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laquo;Zitto tu, ora!». Il bambino si chiedeva perché. Perché non poteva dire quello che sapeva?.
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Teneva aperto il libro di preghiere e le labbra si muovevano impercettibilmente.
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laquo;Ha perduto molto sangue,» disse il medico «ma se la cava, se la cava; questa gente ha la pelle dura.».
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Nel buio, la mano bianca del malato si tese verso la branda.