Giuseppe Dessì
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
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laquo;Mammài! Oh mammài» disse il ragazzo per rassicurarla, saltando a terra coi suoi scarponcini chiodati, che crocchiarono sul sabbione.
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Come entrò, Sofia apparve nel riquadro della porta, simile a un grillo, nera e minuta.
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Cominciava a suonare l’Avemaria, quando arrivò davanti a casa Fulgheri.
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laquo;Madonna mia» disse «Ti ringrazio di aver salvato il mio bambino. Ti ringrazio! Accogli benignamente l’anima di quel povero peccatore!» Se fosse stata in casa sua, avrebbe acceso i lumini votivi davanti alle immagini dei suoi santi protettori, ma in casa del’avvocato non c’erano né immagini di Santi né lumini da accendere.
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laquo;È cattiva la gente» pensò.