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autori

Giuseppe Dessì

opere

Il disertore

Paese d'ombre

Giuseppe Dessì

Milano, Mondadori, 1972

Paese d'ombre

Giuseppe Dessì

p. 265
Nella stanza c’era di nuovo gente. […] Avrebbe voluto dire che non le dava fastidio l’aria, e non le dava fastidio la gente; che la cosa più bella, in quel momento, sarebbe stato avere l’aria e la gente insieme.

gente

p. 265
Nella stanza c’era di nuovo gente. […] Avrebbe voluto dire che non le dava fastidio l’aria, e non le dava fastidio la gente; che la cosa più bella, in quel momento, sarebbe stato avere l’aria e la gente insieme.

gente

p. 265
Nella stanza c’era di nuovo gente. […] Avrebbe voluto dire che non le dava fastidio l’aria, e non le dava fastidio la gente; che la cosa più bella, in quel momento, sarebbe stato avere l’aria e la gente insieme.

gente

p. 265
Nella stanza c’era di nuovo gente. […] Avrebbe voluto dire che non le dava fastidio l’aria, e non le dava fastidio la gente; che la cosa più bella, in quel momento, sarebbe stato avere l’aria e la gente insieme.

gente

p. 266
Fu un inverno lungo, monotono. Poi venne la primavera e tornò l’estate, un’estate ricca e nelle aie di Parte d’Ispi galopparono di nuovo i piccoli cavalli della giara. Il grano fu abbondante.

flora e fauna

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