Giuseppe Dessì
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
p. 28
Pioveva sempre, e nell’apparente uniformità del cielo grigio c’era un’animazione tempestosa di grandi masse confuse
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Dalla ferita era uscito molto sangue arrossando una minuscola pianticella di elce che cresceva proprio sotto il masso al quale il morto era addossato
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Giaceva pochi passi più in là sotto il calesse fracassato, con gli occhi sbarrati e la bocca digrignata, i denti gialli coperti da un velo di sangue.
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Dalla ferita era uscito molto sangue arrossando una minuscola pianticella di elce che cresceva proprio sotto il masso al quale il morto era addossato.
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Si fece forza, si segnò, si avvicinò al cadavere e, inginocchiandosi su di un sasso, recitò la preghiera dei defunti.