Giuseppe Dessì
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
p. 246
ldquo;«Un giorno o l’altro vi avvelenerete, con quelle erbe, mammài»
p. 246
Il suo viso era terreo, gli occhi gialli e la magrezza impressionante.
p. 247
ldquo;In quello stesso momento Maria Cristina entrò dal cancelletto che dava sul vicolo scosceso, trascinandosi dietro con una logora cordicella un carrettino di legno pieno di mandorle&rdquo
p. 247
Smise di tirarsi le trecce, senza distogliere i suoi grandi occhi grigi.
pp. 248-249
Su la porta della cucina c’era Efisina, la servetta che tutti chiamavano «sa dottoredda» perché aiutava Don Tommaso in ambulatorio e andava nelle case a far le iniezioni.