Giuseppe Desś
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Desś
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laquo;Vai con Dio» mormorò il vecchio. […] Valentina le vedeva sussultare e segnarsi rapide, quando gli uomini si chinavano per mormorare qualcosa. […] «Dio mio, fa che non sia vero!» pregò a voce alta mordendosi a sangue il dorso della mano. […] «Mio Dio, ti ringrazio.».
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Al di là del muro infilò un sentiero protetto da alti cespugli di sambuco.
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ldquo;Le poche persone che incontrava la salutavano, gli uomini con un cenno e un brontolìo inintelligibile; le donne con il rituale saluto della sera: «Ave Maria». «Gratia plena» rispondeva Valentina senza rallentare il passo&rdquo
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Le poche persone che incontrava la salutavano, gli uomini con un cenno e un brontolìo inintelligibile; le donne con il rituale saluto della sera: «Ave Maria». «Gratia plena» rispondeva Valentina senza rallentare il passo.
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C’erano due carabinieri ai lati della porta dell’ufficio illuminato dalla luce gialla e baluginante dei ceri.