Giuseppe Dessì
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
p. 97
Nel buio si profilavano contro il cielo di un cupo azzurro i tetti delle case dei Fulgheri e di Verdiana con i loro comignoli tozzi da cui usciva il fumo che si mescolava alla nebbiolina sospesa nell’aria.
p. 98
Fai piano, stà attenta!» disse Angelo cercando invano di distinguere nel buio il bianco scialle e il leggero scalpiccio delle scarpette. […] Gli occhi, neri e vividi, erano sempre i suoi occhi di giovinetta, parlanti e maliziosi.
p. 99
laquo;Ora, mammài, se tu sei contenta puoi fare la domanda al padre. Questo tocca a te, se sei contenta, se la ragazza ti piace.».
p. 99
Madre e figlio non avevano l’abitudine di baciarsi e, come in genere la gente di campagna, non sentivano il bisogno di manifestazioni esteriori di affetto.
p. 99
ldquo;«Ora, mammài, se tu sei contenta puoi fare la domanda al padre. Questo tocca a te, se sei contenta, se la ragazza ti piace.»