Aspirazioni
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
p. 13
Intanto era stata proclamata l’unità del Regno, e Fulgheri non si stancava di ripetere che si trattava della unificazione della burocrazia dei diversi stati italiani, soltanto della unificazione burocratica; perché l’unità vera, quella per la quale tanti uomini si erano sacrificati, si sarebbe potuta ottenere soltanto con una federazione degli Stati italiani.
p. 110
Allora si sarebbe anche potuto parlare di cose serie, delle miniere, delle fonderie, dei boschi, della rinuncia dell’Isola alle sue antiche autonomie.
Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi/Cuec, 2003
Note sarde e ricordi
Giuseppe Manno
p. 53
La prospera fuga, i consigli dei partigiani rimasti nell’Isola, le veementi esortazioni a maggior ribellione, che non rifiniva l’indirizzar loro lo sleale consigliere della Corona Don Giorgio di Castelvi, tutto contribuì a tener desta nei congiurati la confidenza di francarsi del passato con novelli più felici misfatti...
p. 138
Avendo quindi la nazione offerto di assoggettarsi a novella imposta di alcuni dritti gabellari, onde comporre un altro stipendio, e così ottenere aggiunto al Reggente appellato di toga un altro chiamato secondo le consuetudini spagnuole Reggente di cappa e spada, ebbivi durante questa signoria e di breve dominio austriaco due Reggenti contemporanei.
p. 231
Al racconto minuto del Martini manca una notizia; e questa io qui aggiungo, col dolore di dovere, nella mia coscienza storica, lamentare altamente gli eccessi di barbarie privata allora commessi; e colla certezza che oramai alla lezione della Storia e affatto consono lo spirito pubblico della nazione.