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arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

Colori

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941

Colombi e sparvieri

Grazia Deledda

p. 329
Egli pensava a Columba sembrandogli di veder ancora la figurina nera di lei piegata convulsa implorante perdono e amore. Ah, quale contrasto fra le due donne; una nera e piena di mistero come la notte, l'altra bianca e lieta come il giorno! Egli la guardava e sentiva cessare i suoi mali.

colori

p. 329
- Finalmente abbiamo bel tempo, - disse prete Defraja passandosi la bianca mano sui capelli dorati. - Ma adesso verrà subito il caldo, che, a quanto dicono, qui non scherza!

colori

pp. 330-331
Io ho visitato il palazzo ducale di Mantova cinque anni or sono. Sì, proprio cinque anni or sono; cosa crede, ch'io sia giovane? Son vecchia, prete Defrà: se no, non mi farei accompagnare da un uomo pericoloso come lei! Sì, ricordo la sala del Paradiso, dalle cui vetrate si vede il lago melanconico come uno stagno. Mi ricordo: era d'autunno; attraverso i canneti gialli salivano piccole nubi rosse che mi sembravano fenicotteri, i bei fenicotteri vermigli consacrati al sole... Poi ricordo la sala da pranzo coi grandi fiumi rappresentati da vecchioni incoronati di giunchi... e la galleria degli specchi, e il letto di Napoleone, simile al letto di tanti altri piccoli uomini sconosciuti; e la camera dell'Imperatrice con le pareti coperte da un velo finto; e le salette di Isabella col ritratto di lei sullo stipite dell'uscio... Ma il palazzo del T m'ha fatto più impressione del palazzo ducale: è ancora più abbandonato, più triste, ma d'una tristezza solenne. Guarda su una peschiera vuota, su un giardino desolato, pieno di qualcosa di tetro, di più tetro dell'acqua morta di certi stagni; pieno di ricordi! In fondo c'è una grotta con stalattiti che non splendono più, con una fontana che non dà più acqua; e sulle pareti delle sale, nel palazzo, cavalli enormi e giganti che hanno la fisonomia bonaria dei mantovani moderni, viso rosso, occhi chiari, capelli e baffi rossicci, labbra grosse e fossetta sul mento, s'agitano in una lotta che dura da secoli ed è sempre tanto grandiosa quanto vana..

arte, colori, flora e fauna, italia ed europa, storia

p. 332
Porse una busta al malato, ed egli ne trasse il ritratto di lei, su un cartoncino oblungo; i capelli sfumavano su uno sfondo tenebroso, ma avevano qua e là qualche riflesso bianco: una collana sarda di argento brunito, fatta di rosette, di simboli, col pesce, la colomba, la spada, l'uomo a cavallo, le circondava il collo nudo.

colori, flora e fauna

p. 333
Sollevò la fotografia ed ella lesse sul margine bianco: Nessuno ti amerà dell'amor mio, e non seppe perché, ella che era sana e fortunata, che poteva andarsene per il mondo lieta e lieve come l'allodola su pei cieli, ebbe invidia del suo povero amico malato.

colori, flora e fauna

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