Colori
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Colombi e sparvieri
Grazia Deledda
p. 321
Anche Columba credeva di vederla, bianca, con gli occhi scintillanti, come quella mattina su al balcone del Municipio: la sua voce le diceva: «Vattene, vattene; non ti vergogni a star qui, dopo che ti sei legata con quell'altro?»
p. 322
Egli prese quella mano piccola, dura e bruna, che un tempo gli era parsa la mano di Rachele e la strinse nella sua umida e ardente; ma pensava alla mano piccola molle e bianca di Mariana, e Columba indovinava questo pensiero!
p. 323
Il vento era completamente cessato; nell'alba argentea come un chiaro di luna, un grillo cantava ancora; e quel zirlio tremulo dava a Pretu l'idea d'un filo che uscisse dalla bocca della bestiola, sottile come quello dei ragni, imperlato dalla rugiada.
p. 323
Il cielo si colorava sopra la straducola, in fondo alla quale si vedeva una lontana cima di monte rossa come un bocciuolo di rosa.
p. 327
Ma se la Moda illustrata diceva che si usavano violette? ebbene, poteva ordinarle violette e anche in colore del vestito..