Colori
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Colombi e sparvieri
Grazia Deledda
p. 292
Dionisi s'avanzò guardando fisso coi suoi occhi rotondi e verdastri lo sfondo del cielo azzurro solcato di nuvole bianchiccie.
p. 294
laquo;Vieni con me», dice, «ti farò vedere una cosa». E mi fa cambiar strada e mi conduce in un posto bellissimo sotto un pergolato carico di grappoli neri.
p. 295
Era vestita di bianco, con un gran cappello nero una cui falda le calava fino all'omero e l'altra lasciava scorgere i suoi capelli lucidi e la rosa di nastro sull'orecchio.
p. 295
Un profumo che Jorgj conosceva già, lo stesso che impregnava il suo libriccino, si sparse per la stamberga; e ancora prima di distinguer bene il volto della visitatrice egli credette di averlo già altre volte veduto: era il viso bianco, erano gli occhi severi e scintillanti che gli erano apparsi a Nuoro nel chiarore fantastico di una sera di festa.
p. 295
Solo in confuso vedeva, accanto alla figura nera di Dionisi, la figurina bianca della visitatrice e provava una grande umiliazione a venir sorpreso in quella compagnia, con quell'uomo in quella posizione.