Colori
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Colombi e sparvieri
Grazia Deledda
p. 281
Sembra una bambina, con la sua veste bianca corta, i capelli neri e lucenti annodati con due nastri sulle orecchie, il viso pallido e pienotto emergente da un alto colletto verdognolo a due punte come un bocciolo di rosa dal calice spaccato.
p. 281
Ma tutta l'attenzione di Columba si fermava al balcone attiguo le cui imposte erano aperte; una scarpetta bianca stava sullo scalino, ed ella la fissava come un oggetto straordinario e si sentiva battere il cuore.
p. 281
A un tratto altre due scarpette nere con la fibbia dorata apparvero accanto alla prima.
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Zuampredu Cannas e il nonno stavano fermi davanti a un tavolo verde: il Segretario seduto dall'altro lato sollevava di tanto in tanto dal suo registro il viso bruno barbuto che faceva contrasto col cranio nudo e bianco, e domandava qualche cosa.
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Columba non rispose per paura che l'altra alzasse la voce e si facesse sentire da Zuampredu, ma la urtò guardandola con disprezzo: allora la serva rise di nuovo, mentre l'acqua si spandeva dai vasi di sughero ch'ella reggeva uno per mano e le bagnava l'orlo verde della gonna.