Colori
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Colombi e sparvieri
Grazia Deledda
p. 260
Il gallo cantò ancora, ed egli si alzò, riaprì la porticina, andò a guardare il cavallo nel cortiletto silenzioso sotto le stelle verdognole che parevano scosse dal vento.
p. 260
La corrente dei ricordi trasportava il vecchio; e come l'acqua dei fiumi al crepuscolo anche quei ricordi avevano riflessi azzurri e riflessi rossi, chiarori lattei e ombre nere...
p. 260
Un Cristo nero guardava dal pulpito e pareva fosse lui a parlare.
p. 261
Grandi nuvole bianche passavano davanti al sole e tutto il panorama di valli verdi e grigie chiuso dalla linea violacea dell'altipiano pareva sonnecchiasse; ma di tanto in tanto il sole tornava a risplendere; l'erba allora e le macchie
scintillavano e tutto il paesaggio si scuoteva al vento come svegliandosi all'improvviso.
p. 262
- Tutti i giorni egli è qui, - brontolò Pretu sollevando il coperchio della cassa e prendendo la metà d'una focaccia rotonda e gialla come la luna.