Colori
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Colombi e sparvieri
Grazia Deledda
p. 201
Era un ballatoio coperto da un tetto di tegole, una rozza imitazione dell'antico calcidium, sul quale s'aprivano le porte delle camere al primo piano: spesso Columba stava là seduta su uno sgabello accanto a una pianticella di basilico verdeggiante in un vaso di sughero.
p. 201
Ella cuciva o ricamava e un agnellino nero stava sdraiato ai suoi piedi.
p. 202
E mi porgeva una delle pere verdi che la serva aveva portato nel piatto; ma io la respingevo con un senso di ripugnanza.
p. 202
Le donne, compresa la sposa i cui occhi sembravano più verdi nel loro cerchio di viola, erano stanche e pallide; soltanto Columba insolitamente eccitata dai suoni e dalla danza o dalle frasi degli invitati, aveva gli occhi lucenti e il viso roseo.
p. 203
Sembrava un'orgia, una festa bacchica illuminata fantasticamente dai fuochi di lentischio che ardevano nel cortile e dalla luna che calava rosea sul cielo di primavera.