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arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

Colori

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1945

Cenere

Grazia Deledda

p. 69
Mobili strani riempivano la camera lunga e stretta, dal soffitto di canne coperte di calce, e il pavimento di terra: due arche di legno, rassomiglianti agli antichi cofani veneziani, sulle quali un primitivo artista aveva scolpito grifi ed aquile, cinghiali e fiori fantastici; un cassettone piramidale, canestri appesi alle pareti accanto a quadretti con la cornice di sughero; in un angolo un'olla per olio, nell'altro il lettino di Anania, coperto da una stoffa di lana grigia filata da zia Tatàna; e fra il lettino e la finestruola, che guardava sul sambuco del cortile, un tavolino con un tappeto di percalle verde, ed una scansìa di legno bianco nei cui angoli la fantasia artistica di Maestro Pane aveva traforato, forse ad imitazione delle arche, foglie e fiori antidiluviani.

colori, flora e fauna

p. 71
Ed ecco che si trovava sull'orlo della strada, in un rosso crepuscolo d'estate e vedeva Margherita passare, povera anch'essa ed esiliata sull'alto paesello, coi fianchi stretti dalla gonna d'orbace, l'anfora sul capo, simile alle donne bibliche come lo sono ancora tutte le Barbaricine.

colori, costumi

p. 73
Anania frequentava tutte le case del vicinato, e specialmente la domenica s'indugiava qua e là, portando nei miseri ambienti neri l'eleganza del suo vestito bleu, della cravatta rossa e del colletto alto, sotto il quale celavasi il cordoncino dell'amuleto di Olì.

colori

p. 75
La scena risaliva al tempo delle Crociate, e si svolgeva in un castello molto turrito e vetusto all'esterno, per quanto all'interno fosse arredato con un solo tavolino rotondo e mezza dozzina di sedie di Vienna.
La fida Ermenegilda, uno studentino dal viso tinto con carta rossa, indossava un largo vestito da camera della signora Carboni; seduta presso il balcone, con le gambe accavalcate indecentemente, ricamava una sciarpa per il non meno fido Goffredo, guerriero lontano.

colori, italia ed europa, storia

p. 75
E non se ne pentì, perché la sera della rappresentazione egli poté assistervi seduto in seconda fila, subito dietro la sedia del padrino (in quel tempo sindaco di Nuoro) al cui fianco Margherita, in abito rosso e cappello bianco, risplendeva come una fiamma.

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