Lingua
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
p. 99
ldquo;«Ora, mammài, se tu sei contenta puoi fare la domanda al padre. Questo tocca a te, se sei contenta, se la ragazza ti piace.»
p. 106
laquo;Salud!» gridò
p. 123
Lo disse, e intanto pensava alla vallata del Leni e del Narti, ai boschi deserti com’erano sempre nelle giornate di festa, al silenzio vegetale rotto solo dallo sfrascare rapido delle ali dei colombi, dal trepestìo fugace del muflone o di qualche maiale staccato dal branco.
p. 123
Lo disse, e intanto pensava alla vallata del Leni e del Narti, ai boschi deserti com’erano sempre nelle giornate di festa, al silenzio vegetale rotto solo dallo sfrascare rapido delle ali dei colombi, dal trepestìo fugace del muflone o di qualche maiale staccato dal branco.
p. 133
ldquo;Le poche persone che incontrava la salutavano, gli uomini con un cenno e un brontolìo inintelligibile; le donne con il rituale saluto della sera: «Ave Maria». «Gratia plena» rispondeva Valentina senza rallentare il passo&rdquo