Lingua
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Colombi e sparvieri
Grazia Deledda
p. 245
Quella ove dormiva il nonno era ingombra di fucili, di leppas, di bisacce e aveva un odore di ovile; dal soffitto pendevano grappoli di uva gialla e di pere rossiccie appassite.
p. 249
- Ziu Remundu arriva, -annunziò Pretu correndo via rapidamente col suo soldo stretto nel pugno.
p. 251
- Babbu Corbu, devo dirvi una cosa... La sorella del Commissario disse a Martina che Jorgeddu s'è ammalato di crepacuore... perché io l'ho calunniato...
p. 252
- È vero, babbu Corbu, è vero! Tutti parlano male di noi; tutti pretendono di calpestarci perché siamo soli... Voi siete vecchio, noi siamo donne. Ignassiu, il marito di Banna, è come se non ci fosse: egli non pensa che alle sue capre e alle sue vacche.
p. 252
- È vero, babbu Corbu, è vero! Tutti parlano male di noi; tutti pretendono di calpestarci perché siamo soli...