Colori
Milano, Arnoldo Mondadori Editore
Canne al vento
Grazia Deledda
p. 498
La notte era limpida e dolce; sul cielo bianco sopra la valle chiusa da colonne di rocce la luna pendeva come una lampada d'oro dalla volta d'un tempio: ma un uomo malato gemeva nella cantoniera triste come una stalla, e il dolore umano turbava la solitudine.
p. 498
Ed ecco i monti d'Oliena sorgere dalle tenebre bianchi e vaporosi come una massa d'incenso di fronte al rozzo altare di granito dell'Orthobene: tutto il paesaggio ha un aspetto sacro, e il Redentore ferma il volo sulla roccia più alta, con la croce che sbatte le sue braccia nere sul pallore dorato del cielo.
p. 498
La notte era limpida e dolce; sul cielo bianco sopra la valle chiusa da colonne di rocce la luna pendeva come una lampada d'oro dalla volta d'un tempio: ma un uomo malato gemeva nella cantoniera triste come una stalla, e il dolore umano turbava la solitudine.
p. 498
Arrivato a metà si volse: l'ombra saliva dalla valle, descrivendo un cerchio bruno su per le chine rosee dell'Orthobene, e raggiungeva anche lui su per il vicolo.
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Ecco infatti Giacinto arriva frettoloso, a testa nuda, coi capelli e i vestiti bianchi di farina: già qualcuno era corso ad avvertirlo dell'arrivo del servo.