Colori
Milano, Arnoldo Mondadori Editore
Canne al vento
Grazia Deledda
p. 469
Ma invece di Giacinto arrivò Zuannantoni con qualche cosa di nero sul petto come un avvoltoio morto.
p. 469
Che incubo, lo stradone biancastro nella notte, e la voce della fisarmonica che scendeva dalla collina e faceva tacere quella dell'usignolo!
p. 470
Si curvava, si curvava, e sul suo profilo nero come su quello di una montagna Efix vedeva brillare una stella.
p. 470
Le due donne se ne andarono confortate; egli rientrò e vide Noemi sorgergli davanti come un'ombra nera ferma palpabile.
p. 471
La strada in salita tra la valle e la montagna, fra roccie olivi e fichi d'India tutti d'uno stesso grigio, gli sembrava, sì, quella del suo calvario ma anche una strada che poteva condurre a un luogo di libertà.