Geografia
Sassari, Tipografia della Nuova Sardegna
Il tesoro degli angioni
Giacinto Satta
p. 160
Alla domanda del Nulvese, Lèperi socchiuse gli occhi e due piccole pupille nere, due granelli di pepe, saettarono intorno.
p. 182
Ed erano lunghe passeggiate o col Delogu [...] sulle cime nude dominanti il doppio orizzonte del mare ceruleo che si perdeva a ponente nella nebbia diafana, e della verde landa che sfumava a levante su, lontano, nel grigio degli oliveti...
p. 206
Una valle stretta e profonda s’apriva dinanzi a loro: nell’oscurità diafana si distinguevano però le macchie bianche delle nude roccie calcaree tra il nero della vegetazione.
p. 206
Finalmente il cielo cominciò ad imbiancarsi sulla loro sinistra, e la valle si spiegò sempre più nettamente ai loro occhi.
p. 206
Il Perfughese non li aveva ingannati: egli aveva esattamente descritto la disposizione dei luoghi: videro la casa, tuffata a mezzo nel verde delle piante.