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Geografia

Roma, Tip. G. Ciotola

L'eremita di Ripaglia ossia l'antipapa Amedeo VIII di Savoia

Stefano Sampol Gandolfo

p. 117
Quattr’ore dopo, le vispe contadinelle, che scese dagli ameni colli di Soperga e di San Mauro si avviavano insieme ai rubicondi garzoncelli di Rivoli e della vallata di Moncalieri, a far mostra e corona delle primizie dei loro campi sulla grande spianata, che prospettava le Quattro Torri, dal punto ove ora sorge il Circo Sales, alla estrema punta di Valdocco, in cui sino a ieri le forche liberali e i liberali patiboli dei Savoia, sospendevano tutti le loro esposizioni mercantesche per ammirare un graziosissimo spettacolo.

geografia

p. 118
I buoni signori galoppavano e caracollavano lieti di più, e di più spigliati per la non ancora ferrata strada, che da Torino per Susa al varco del Moncenisio, ove oggi ti schiaccia di meraviglia il Frejus, mira alla pittoresca vetta di Pirchiarino.

geografia

pp. 118-119
La comitiva dei nostri brillanti cavalieri è già alla Chiusa, borgo per tradizione volgare così denominato in memoria di un muraglione, che dicesi innalzato da Desiderio re dei Longobardi per impedire a Carlo Magno la invasione d’Italia.
Sovrasta alla Chiusa, fra gli altri, il dirupato monte di Pirchiriano, ove un Ugone Marino di Francia, conte di Montebuono, in unione alla sua devota consorte Isergarda, non è noto se per voto, o per penitenza papale, gettò le fondamenta di quella celebre Abbadia di San Michele della Chiusa, che anche oggi colle sue sorprendenti vedute forma l’ammirazione e la delizia di chi la visita.

geografia, storia

p. 120
Chi visita la monumentale Badia di S. Michele della Chiusa sul Pirchiriano presso Susa e non sale fino in cima alla torre delle sue campane, per godersi l’incanto del panorama, che gli offre l’erta via del Moncenisio a tramontana, il subiacente fondo della Val di Susa, ove fragorosamente precipita la Dora, la superba vetta di Rocciamelone col suo bel tempietto sacro a Maria delle Nevi, e nel lato opposto di mezzodì la bella Torino, alle cui spalle si erge di là del Po il maestoso culmine di Soperga, commette un grosso peccato mortale d’intelletto e di spirito. Come lo commette chi non si affaccia a contemplare, dall’aspra sua roccia dietro al Monastero, il così detto Salto della Bella Alda, e non se ne fa narrare la pietosa storia.

geografia

p. 138
Quella valle dei dominii dell’eccelso Duca Amedeo VIII di Savoia, che è coronata dalle più elevate cime della grande catena alpina, si chiama Valle d’Aosta. Essa desume questo nome da quello della bella città, che siede in riva e nel punto più centrale del suo maggio fiume, e che Augusta Praetoria appellata fin dai tempi di Terenzio Varrone, che ordinavane la costruzione, con tutta la solidità e magnificenza romana, 25 anni avanti l’era cristiana, oggi per corrompimento di lingua Aouste, o Aosta comunemente è chiamata.

geografia, storia

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