Religiosità
Roma, Tip. G. Ciotola
L'eremita di Ripaglia ossia l'antipapa Amedeo VIII di Savoia
Stefano Sampol Gandolfo
p. 146
Seguì per quasi mezz’ora un profondissimo silenzio, interrotto soltanto dai sospiri del marito e del figlio, dall’agitato svolazzare degli augelletti, che pippiavano intorno alla capanna di Gesù Bambino, e dall’irrequieto saliscendi dello scoiattolo su pel tronco e pei rami dell’albero di Natale.
p. 148
Non è degna del tuo amore
La tua rozza Anna Maria,
Eppur t’ama e l’ami tu…
Casto Padre del Signore,
Verginella madre mia,
O Bambino mio Gesù…
Voi leggete nel mio cuore,
Questo amor, che sì m’iudia,
È passione, od è virtù?...
p. 155
Mi raccomando alle sue orazioni e mi inchino al bacio della sua santa Croce Pastorale.
pp. 173-174
Discendano, o no, da quel fanatico Valdo, cosa che a noi poco importa di qui ricercare, il quale incominciò a dommatizzare in Lione l’anno 1180, presumendo di voler ridurre, come tutti i settarii, il Cristianesimo alla sua semplicità primitiva; è un fatto ch’esso penetrò nel secolo undecimo anche in Piemonte, e che ivi stabilì ed ingrossò la sua setta tra le valli del Chisane e del Pellice. Come è un fatto che noi li troviamo fin dai più remoti tempi condannati come discepoli degli Arnaldisti e degli Albigesi, sottoposti all’accusa di avere rinnovato gli errori di Vigilanzio sul culto dei santi e delle sacre reliquie, sulla gerarchia cattolica e sulle cerimonie ecclesiastiche: imputati di avere proclamato gli errori dei Donatisti sulla nullità dei sacramenti conferiti da ministri indegni, e di avere infine adottate le massime degli Iconoclasti.
p. 174
Come tutte le sette politiche, che si nascondono sotto il mantello della religione, e che aspirano ad imporsi, ad estendersi e a dominare, i Valdesi, per la insipiente protezione loro accordata dai principi Sabaudi, noi li troviamo, poco dopo il secolo in cui ci aggiriamo, siffattamente estesi nelle valli del Delfinato, a Torino, a Chieri, in Genova, a Firenze, a Venezia e persino in Puglia e in Calabria.