Religiosità
Roma, Tip. G. Ciotola
L'eremita di Ripaglia ossia l'antipapa Amedeo VIII di Savoia
Stefano Sampol Gandolfo
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Fattosi nuovamente due volte il segno della Santa Croce davanti la Chiesa dell’Abbadia, la bella nostra interlocutrice sparì fra quei tanti sentieruzzi tortuosi dell’alta vetta di Pirchiriano.
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In un decreto pontificio di Papa Innocenzio III, del 1202, si trovano già enumerate come dipendenti dell’Abate di San Michele delle Chiusa sulla vetta del Pirchiriano, centoquaranta chiese. E non già tutte del Piemonte e della Savoia, ma alcune anche di Lombardia, di Francia e persino di Gerona nella Spagna.
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Era la notte del 24 dicembre 1418. […] Alquanto nuvoloso era il cielo, e le poche stelle che apparivano, erano scintillanti più dell’usato, come se la loro luce splendesse in quella notte più fulgida in memoria della nascita del Redentore Divino.
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Il vivo splendore degli astri, unito all’abbagliante bianchezza della neve, dava luogo ai fedeli, che andavano alla messa di mezzanotte, di non deviare dagli scoscesi sentieri dei boschi.
Al frastuono della burrasca mischia vasi il suono delle campane, che invitavano i cristiani alla festa del Natale.
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Questa buona donna, che da qualche tempo per una forte indisposizione non poteva muoversi, dovea con suo gran rammarico rinunziare al piacere d’intervenire alla Messa di Natale. Assisa sopra una ruvida sedia davanti all’ardente focolare, ella si consolava dicendo devotamente le sue orazioni.