Contatti con altri paesi
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
p. 303
La miniera di Bugerru, di proprietà della società francese Malfidano, si trovava accanto al paese omonimo, popolato da ottomila abitanti, poverissimi, che non praticavano alcun lavoro tranne quello di trasportare con i loro malconci battelli il minerale grezzo fino alla vicina isola di San Pietro, il cui porticciuolo permetteva l’attracco delle navi da carico che trasportavano il minerale in Francia.
p. 303
Il salario era scarso come ovunque, i minatori erano tenuti anche a procurarsi l’olio per l’illuminazione della galleria durante il lavoro e dovevano acquistare i generi di prima necessità nelle botteghe gestite dalla Società mineraria, che praticava prezzi superiori a quelli del Continente. […] La miniera di Bugerru, di proprietà della società francese Malfidano, si trovava accanto al paese omonimo, popolato da ottomila abitanti, poverissimi, che non praticavano alcun lavoro tranne quello di trasportare con i loro malconci battelli il minerale grezzo fino alla vicina isola di San Pietro, il cui porticciuolo permetteva l’attracco delle navi da carico che trasportavano il minerale in Francia.
p. 311
Per quella furberia maligna che lo induceva sempre a confondere le acque, Giorgiades aveva fatto venire dalla vicina Nébida un certo numero di manovali, gente affamata e pronta a qualsiasi lavoro pur di guadagnare qualche lira.
p. 311
Per quella furberia maligna che lo induceva sempre a confondere le acque, Giorgiades aveva fatto venire dalla vicina Nébida un certo numero di manovali, gente affamata e pronta a qualsiasi lavoro pur di guadagnare qualche lira. […] Era gente raccogliticcia, incapace di far bene la cosa più semplice, ma pronti a far di tutto, anche a mettersi dalla parte del padrone.
p. 318
laquo;Voi conoscete come si vive e si lavora a Bugerru» […] «Li hanno fatti venire a Bugerru per spararci addosso e loro hanno sparato».