Colori
Milano, Arnoldo Mondadori Editore
Canne al vento
Grazia Deledda
p. 379
Tutto il giorno Efix, il servo delle dame Pintor, aveva lavorato a rinforzare l'argine primitivo da lui stesso costruito un po' per volta a furia d'anni e di fatica, giù in fondo al poderetto lungo il fiume: e al cader della sera contemplava la sua opera dall'alto, seduto davanti alla capanna sotto il ciglione glauco di canne a mezza costa sulla bianca Collina dei Colombi.
p. 380
Sette giunchi attraverso un vimine, dunque, e sette preghiere al Signore ed a Nostra Signora del Rimedio, benedetta ella sia, ecco laggiù nell'estremo azzurro del crepuscolo la chiesetta e il recinto di capanne quieto come un villaggio preistorico abbandonato da secoli.
p. 380
Sia fatto il volere di Dio: è lui che manda le buone e le cattive notizie; ma il cuore cominciò a tremargli, ed anche le dita nere screpolate tremarono coi giunchi argentei lucenti alla luna come fili d'acqua.
p. 381
Era il suo passaggio che destava lo scintillio dei rami e delle pietre sotto la luna: e agli spiriti
maligni si univano quelli dei bambini non battezzati, spiriti bianchi che volavano per aria
tramutandosi nelle nuvolette argentee dietro la luna: e i nani e le janas , piccole fate che durante la
giornata stanno nelle loro case di roccia a tesser stoffe d'oro in telai d'oro, ballavano all'ombra delle
grandi macchie di filirèa, mentre i giganti s'affacciavano fra le rocce dei monti battuti dalla luna,
tenendo per la briglia gli enormi cavalli verdi che essi soltanto sanno montare, spiando se laggiù fra
le distese d'euforbia malefica si nascondeva qualche drago o se il leggendario serpente cananèa ,
vivente fin dai tempi di Cristo, strisciava sulle sabbie intorno alla palude.
p. 382
Una figura nera saliva attraverso la china ove già le fave basse ondulavano argentee alla luna, ed egli, a cui durante la notte anche le figure umane parevan misteriose, si fece di nuovo il segno della croce.