Lingua
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
p. 42
Penso quindi poterla vedere anch'io questa sninfia, la sera dei morti! >> << Si la vedrai nell'atto pietoso di disporre sulla crocetta del suo estinto una coroncina di amaranti.
p. 43
Penso, a piangere incessantemente e inconsolabilmente... novella Artemisia, sulle ceneri del suo Mausolo! - O che perla di donna! Sfido cento per uno, che non si trova l'eguale al mondo a volerla cercare con la lanterna! - Però, amico, tu non mi potresti niegar che costei non soffra per lo meno la monomania!
p. 44
Che lieve fia il conforto quando la piena dell'affanno irrompe impetuosa, inesorabile.
p. 45
Fia meglio armarsi di rassegnazione - debellare le proprie passioni e subire imperterrito le fasi della vita, che tutte non possono essere sparse di rose, né di triboli e spine!
p. 46
Ma dimmi, o Riccardo, come colei potè sovrastare al cumulo di tante ambascie?