Contatti con altri paesi
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Marianna Sirca
Grazia Deledda
p. 871
Avevano poi quasi tutti, in fondo, la paura che qualcuno della giustizia arrivasse da Nuoro e turbasse il mistero: ad ogni rumore sollevavano la testa ascoltando.
p. 874
In settembre ella andò alla festa di Nostra Signora del Miracolo, per riportare l'anello. Erano ospiti, lei e suo padre, di una ricca famiglia di proprietari di Bitti: e il figlio maggiore, ch'era ancora scapolo mentre tutti i suoi fratelli avevano già moglie e figli, stette, tutto il tempo che durò il pranzo della festa e poi mentre gli uomini cantavano e le donne ascoltavano, a guardare Marianna.
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
p. 80
Se l’ingegnere avesse sparato anche un solo colpo di fucile ogni tanto, se ogni tanto fosse tornato al paese con un beccaccino appeso alla cintura o con una lepre nel carniere, le sue passeggiate avrebbero avuto uno scopo e una giustificazione; ma così erano troppo strane e lui era, per conseguenza, considerato con un certo sospetto, come uno che non mangiasse carne, o non amasse le donne.
p. 80
Certamente, a Escolca c’era legna per più dei duecento cantari che le Regie Fonderie avrebbero accettato come anticipo; ma bisognava far presto. […] Di là i carri l’avrebbero portata a Monteponi, dove sarebbe stata utilizzata. […] Comunque, pensava intanto Angelo, era un peccato dover tagliare anche la bella foresta di Escolca, quegli alberi appena ricresciuti, solo perché le Regie Fonderie non si dovevano fermare.
pp. 113-114
Questi sardi impoveriti e riottosi non avevano nulla a che fare con Firenze, Venezia, Milano, con Torino, che considerava l’Isola come una colonia d’oltremare, o una terra di confino.