Colori
Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007
La bella di Cabras
Enrico Costa
p. 93
L'antica capitale di Arborea ha cornacchie nere come l'occhio delle sue donne.
I terreni d'Oristano sono una vera terra promessa. In ogni tempo essi furono decantati celebri per la fertilità; p. 93
Milis vi reca i suoi aranci e i suoi limoni; Solarussa la sua vernaccia; Serramanna le sue angurie; Marceddì i suoi frutti di mare; Villacidro le sue ciriegie; Cabras le sue buttarghe e i suoi mugheddus; p. 93 l'Angius ci parla della fetidissima palude detta Cea Cuccu p. 99 INSERIRE TUTTI I NOMI DEGLI STAGNI? Don Antonio […] volentieri si era incaricato dell'amministrazione delle molte terre possedute dalla famiglia in Donigala, in Solanas, in Nuraxinieddu e in Simaxis. p. 107
p. 93
L'antica capitale di Arborea ha cornacchie nere come l'occhio delle sue donne, e colombe grigie come i ladiri delle sue case.
p. 100
ldquo;I forestieri – scrisse egli – non vedono per le vie che preti, seminaristi, monaci e sacrestane colle zimarre rosse&rdquo
p. 103
Le più agiate hanno i pepli di seta di fondo paglierino con istampe di mascherine, di farfalle, di fiori, e i lembi scaccheggiati, addogati, screziati di bei capricci. Le altre li portano di mussolina celeste, o d'arancione, o d'amaranto, con istampe attorno per ornamento che gli inquadra... Quel peplo delle agiate, descritto dal Bresciani, si vede oggidì assai raramente in Oristano; esso non è rappresentato da quel certo fazzoletto color caffè, di cui tenni parola a Cabras, nella festa di S. Maria, il più grande fazzoletto del mondo.
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Indossata la sottana nera, aveva capito che bisognava tirare innanzi sulla via del dovere, senza recriminazioni.