Contatti con altri paesi
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Marianna Sirca
Grazia Deledda
p. 738
- Questa mattina, saranno state le cinque, ho veduto una donna a cavallo, giù verso Funtana 'e litu: aveva un lungo cappotto d'uomo, era alta, bella: ma questo non importa. Era armata: e quando mi vide spronò il cavallo e si nascose. Credi tu, Simone, che fosse Paska Devaddis, la donna che va coi banditi di Orgosolo? Tu, la conosci?
Simone non la conosceva; non aveva mai fatto parte della banda Corraine, i banditi di Orgosolo, e poneva anzi una certa cura a vivere libero, solo col giovine compagno che gli si era attaccato come un cane fedele
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Adesso egli raccontava di essere stato ultimamente a conferire appunto coi banditi di Orgosolo, per un affare che non spiegava quale; ma questo non importava; l'interessante era la narrazione del viaggio, su per il monte Santu Janne, per chine, borre, dirupi, labirinti, passaggi sotterranei, grotte e nascondigli misteriosi.
p. 743
Ripensò alla sua casa di Nuoro, calda, oscura, quieta, piena di cose preziose; rivide la serva Fidela che vegliava contro i ladri, e tornò a sorridere di se stessa.
p. 745
Ripiegata su se stessa le pareva di aver vinto le sue fantasie, di vergognarsi ancora della sua piccola passeggiata serotina; e si toccava lievemente le dita fredde per contare i giorni che ancora le rimanevano per tornare alla sua casa di Nuoro: ma questo pensiero le dava un senso di gelo; le pareva di pensare ad una prigione.
p. 746
Solo alla vigilia del ritorno di Marianna a Nuoro s'attardò insolitamente con lei sotto l'albero della radura. Pareva volesse dirle qualche cosa, finalmente, ma non trovasse le parole.