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Geografia

Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007

La bella di Cabras

Enrico Costa

p. 71
Il fiume Tirso, ingrossato da improvvisa pioggia, aveva rotto gli argini, e con piena spaventevole era entrato in città, recando immensi danni alle case e alle campagne circostanti.

geografia

p. 71
Da Oristano a Santa Giusta non si vedeva più terra.

geografia

p. 71
Fra le inondazioni che più volte funestarono il campidano oristanese per lo straripamento del Tirso, nessuna certamente rimarrà memorabile come quella del 9 dicembre 1860.

geografia, storia

p. 71
Da Oristano a Santa Giusta non si vedeva più terra. Era tutto un mare da cui spuntavano i tetti delle case e il ciuffo di qualche albero. In Oristano era un vero orrore. L'acqua precipitava nelle vie con sordo fragore e inondava i magazzini. I cittadini fuggivano atterriti, chiedendo invano soccorso.

flora e fauna, gente, geografia

pp. 81-82
Cagliari ha ancora i suoi quartieri di Villanova e di Sant'Avendrace, dove conserva il colore locale antico, in grazia ad un avanzo di rigattieri e pescatori che vi abitano; Sassari ha i suoi rioni di San Donato e di Sant'Apollinare, dove regna tuttora il rudere del vecchio zappatore; Ozieri non si è ancora totalmente emancipata dall'influenza dell'antica classe dei così detti principali, che già si ribellarono all'arbitrio e alla prepotenza dei nobilucci feudatari; Nuoro, città, conserva la maggior parte della Nuoro villaggio, abitata da uomini fieri del proprio costume montagnolo; il cittadino della nuova Tempio non ha deposto completamente i suoi modi violenti, né il suo berretto frigio piegato in avanti, né la sua cacciatora alla corsa; il popolano di Bosa, l'ebreo errante della Sardegna, ha sempre fatto e continua a far guerra al cappello di feltro; Iglesias ha ancora cittadini colle fedine alla portoghese e il mezzo tubo in testa; Alghero non si è ancora liberata del suo contadino inviolabile che ingombra i crocicchi: sarda semente sfuggita al reale decreto che ripopolava di catalani la bella città isolana. Ed Oristano, ancor essa, ha tuttora i suoi cittadini scalzi e sbarbati, che non rinunziano alla mastrucca, al fazzoletto sul berretto, ad ai capelli a treccia annodati sulla fronte.

costumi, geografia

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