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Colori

Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875

Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo

Marcello Cossu

p. 209
I miei occhi vedevano sempre lui; i miei sogni eran tutti color rosa.

colori

pp. 209-210
E mi spigava innanzi un avvenire dorato, sparso di gioie, che dovevamo raggiungere colla nostra santa unione; e mi dipingeva la vita un Eden di delizie e di felicità suprema.

colori, religiosità

pp. 222-223
La sera l'eletta gioventù si raccolse sul piazzale per ballarvi il ballo tondo, suonato dal tamburello e dal piffero; io intanto mi faceva ad ammirare il simpatico e ricco costume di quella incontrada. Hanno, le donne un ampio giuppone a larghe pieghe di vivacissimo scarlato, con un farsetto trapunto a fiordalisi, aperto di davanti e di dietro e strettamente allacciato – e un giustacuore dalle maniche fesse da cui riboccano gli sgonfi della camicia, di bianchissima mussola; usano costantemente un drappo candido, che circonda la testa e una parte del viso a foggia di monachelle, e il gonnellino di panno bleu a ricci longitudinali, orlato da gallone azzurro, con un fiocco di dietro che scende a svolazzo. Il giustacuore poi, oltrecchè è ricco di ricamo, viene assicurato nel polso con bottonatura d'argento o d'oro a filigrana. Il costume degli uomini è press'a poco quello dei paesi del Logudoro, variando solamente nelle attillature, e manifesta una razza indipendente e fiera.

colori, costumi, geografia, lingua

p. 256
Vedi in appresso i paesani composti a mestizia, accorrer in parrocchia, fra cui le vedovette col vostro peplo nero tirato sugli occhi e con lunghi rosari in mano. Il vespro si finì con un'oblazione del popolo per l'anima dei defunti! - e com'è costume di quei paesi che pagano ai preti a mille doppi il lavoro – poi s'andò all'ossario a cantarvi il responsorio. - Il cimitero era disgraziatamente entro popolato; io ve lo presenterò tal qual era. Da un dei fianchi della parrocchia parte una cinta di muro qua e là scalcinato, la quale insinuandosi nel careggiato, volge lunghesso in tondo e va a raggiungere l'edifizio da cui prende origine.  A mezzo la cinta, verso tramontana, v'è un porticato chiusa da un cancello di legno; desso viene sormontato da una rozza scultura, eseguita proprio colla piccozza, in cui il modesto fabbro avea animo scolpire la testa del morto. Al di sotto, sull'architrave si leggevano queste parole:<< Hodie mihi cras tibi.

arte, colori, costumi, lingua, religiosità

p. 259
Errando in quel luogo mi fu dato vedere alcune donne abbrunate, fare un gran lamento.

colori

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