Religiosità
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Marianna Sirca
Grazia Deledda
p. 744
laquo;Ah, Marianna, che fai? Ecco che egli ti è davvero dentro. È la tentazione.» «Signore Dio liberami», mormorò tirandosi il fazzoletto sul viso: e le parve di essere come un uccellino che si nasconde sotto la sua ala.
p. 784
Essi pensavano che se fossero stati due semplici viandanti l'avrebbero forse assalita: erano invece due banditi e dovevano rispettare, più che la donna, se stessi. E poi Costantino sentiva le reliquie sul cuore agitato dal desiderio e pensava che Dio manda le tentazioni per vincerle.
p. 785
Ricordati che ci siamo giurati fede la notte di San Giovanni; e il compare di San Giovanni, quale io sono per te e tu per me, è più che la sposa, più che l'amante, più che il fratello, più ancora del figlio. Non c'è che il padre e la madre a superarlo. Per questo vengo con te, oggi, anche contro la mia coscienza e con pericolo di vita; e tu mi tratti come un cane!
p. 792
Erano vestite di rosso e nero, con le bende nere che lasciavano appena intravedere il pallore diafano dei loro volti di medaglia. Pregavano, con le mani composte sul grembo, col rosario che girava lentamente fra le dita rigide, come per moto proprio.
p. 796
Era voluto andare su alla chiesetta in vetta al monte per pregare; e gli era parso di essere inseguito, cacciato per la boscaglia come un cervo. Per non tradire il compagno non era tornato al rifugio, passando la notte e il giorno seguente in una buca in fondo alla valle verso Olzai.