Contatti con altri paesi
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Colombi e sparvieri
Grazia Deledda
p. 295
Un profumo che Jorgj conosceva già, lo stesso che impregnava il suo libriccino, si sparse per la stamberga; e ancora prima di distinguer bene il volto della visitatrice egli credette di averlo già altre volte veduto: era il viso bianco, erano gli occhi severi e scintillanti che gli erano apparsi a Nuoro nel chiarore fantastico di una sera di festa.
p. 300
E parlarono di piccole cose, del paese e dei paesani, del servetto e del vetturale; Jorgj si fece coraggio e le raccontò di averla già veduta una volta, a Nuoro, come in sogno.
p. 305
Ho anche una sorella maritata ad un nobile del mio paese, e che rassomiglia molto a mia madre: economa, buona massaia, il suo più gran divertimento è quello di andare alle feste campestri od a quelle delle piccole città. È con lei che ci siamo recate l'anno scorso alle feste di Nuoro.
p. 311
Poi di nuovo il sole brillava, il cielo diventava simile a un mosaico azzurro e grigio e in lontananza verso l'agro di Siniscola un raggio di sole illuminava una striscia verde che sembrava acqua ed era invece un campo di orzo già alto.
p. 312
- Dev'esser morto.
- Deve aver seguito qualche altro mendicante, recandosi con lui alle feste di Fonni...