Religiosità
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Elias Portolu
Grazia Deledda
p. 31
- Bisogna esser cristiani, bisogna compatire. Che Dio li perdoni!
- Eppoi è meglio star in pace con tutti. Il Signore comanda la pace, - rispose Elias.
- Che tu sii benedetto, Elias, tu hai detto una grande verità.
Ah, come si sentiva contenta zia Annedda quando il figliuolo parlava di Dio!
p. 36
- Ah, Santu Franziscu bellu, piccolo San Francesco mio, io non ho parole per ringraziarti. Pigliati la vita mia, se ti piace, tutto quello che vuoi, ma che i miei figli sieno felici, che vadano per le rette vie del Signore, che non sieno troppo attaccati alle cose del mondo, Santu Franzischeddu mio!
p. 53
Vedi, perché Dio ha creato il giorno e la notte? Il giorno per dar agio al demonio di combattere contro di noi; la notte perché possiamo raccoglierci in noi stessi e vincer le tentazioni. Le notti come questa son fatte per ciò, perché in queste notti così calme, nel silenzio dobbiamo specialmente pensare che la vita nostra è breve, che la morte viene quando meno si pensa, e che di tutta la nostra vita non portiamo davanti al Signore che le nostre buone opere, il dovere compiuto, le tentazioni vinte.
p. 56
Ah, egli si sentiva di nuovo smarrire; il caldo, il torpore di quel meriggio sereno, il vino, la presenza di Maddalena lo tormentavano aspramente. Ma il piccolo Santo ascoltò la sua preghiera e gli diede il coraggio di allontanarsi e di coricarsi in riva all'acqua, sotto gli oleandri, solo: solo e forte contro la tentazione.
pp. 67-68
Dunque non è sua e non sarà mai sua secondo le leggi del Signore. Il matrimonio d'amore è il matrimonio di Dio, quello di convenienza è il matrimonio del diavolo. Salvati, Elias Portolu, e salva la colomba, come la chiama tuo padre. Maria Maddalena accettò Pietro perché glielo imposero, perché egli aveva grano, perché aveva orzo, fave, casa, buoi, terre.