Religiosità
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Colombi e sparvieri
Grazia Deledda
p. 352
Al che Zuampredu diventò triste come la notte, ma rispose che era impossibile. E pare che adesso anche lui sia sempre di cattivo umore. Sai cosa ti dico, Pretu; ma non lo ripetere: è il castigo di Dio.
p. 359
laquo;Morire!», pensava prete Defraja andando su e giù per lo spiazzo come una rondine inquieta. «Ebbene, questo è il nostro destino; perché ribellarsi? Oggi, domani, adesso o poi, è lo stesso; ma non che sia spenta la fiamma d'amore divino, l'amore di Dio che ci guida ed è l'anima nostra.
p. 360
Il suo amore di Dio, la gioia di ricongiungersi presto a Lui, erano davanti alle altre passioni come la stella fissa davanti a quei fuochi rapidi e vani. Eppure egli continuava a pensare a Jorgj, alla lettera che era come un piccolo brano dei mari lontani, dei lontani orizzonti del mondo, e come la stella sopra la torre della chiesa anche il suo amore di Dio impallidiva davanti all'amore per le cose del mondo...
p. 362
S'udivano i gridi dei bimbi, le voci delle donne che si giuravano amicizia stringendo i nodi del comparatico di San Giovanni; ed egli si rivide ragazzetto, poscia adolescente: rivide le valli inondate dal chiarore azzurro della luna, i sentieri gialli attraverso il bosco nero dell'altipiano e le greggie vaganti e il mare lontano...
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Elias Portolu
Grazia Deledda
p. 21
Muoiono prima di spavento. Cosa sono i signori? Le mie pecore sono più coraggiose, così Dio mi assista.