Modi di dire
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1945
Cenere
Grazia Deledda
p. 41
- Provate un po' a mettervi qui, voi, al posto delle olive, per sentire la nostra forza.
- Che una palla vi trapassi la milza, che una palla vi trapassi il calcagno, - continuava ad imprecare zio Pera.
p. 60
A due a due, in riga, essi percorsero un buon tratto di strada: dopo furono lasciati liberi, e si dispersero per lo spiazzo come uccellini scappati dalla rete, correndo e girando.
p. 68
- Tu lo difendi! Corvo con corvo non si cavan gli occhi! - sogghignò il vecchio, alludendo al vizio della donna: ma la contesa fu tosto troncata dal ritorno di Anania.
p. 76
Anania sussultò, si ritrasse, gli parve d'essere umile e pauroso come la chiocciola che appena disturbata si ritira nel guscio; e per qualche minuto non vide e non udì più nulla.
p. 123
Anania uscì, col cuore gonfio di fiele: si diresse automaticamente verso il Corso, e quasi senza avvedersene si trovò in Via del Seminario. Era un pomeriggio ardente; lo scirocco sbatteva le tende dei negozi: l'aria odorava di vernici, di droghe e di vivande.
Anania sentiva i suoi nervi fremere come corde metalliche. In Via del Seminario passò in mezzo a uno stormo di chierici e di preti dalle mantelline svolazzanti e mormorò dispettosamente:
- Corvi!