Contatti con altri paesi
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1945
Cenere
Grazia Deledda
p. 198
Verso le tre del pomeriggio Anania era già in viaggio verso Fonni, su un vecchio cavallo cieco d'un occhio, che in verità non procedeva come l'occasione avrebbe richiesto.
p. 199
Il tramonto lo avvolse mentre egli saliva da Mamojada a Fonni: un velo di dolcezza stendevasi sul grande paesaggio roseo: le ombre che si allungavano soavemente sul tappeto dorato delle stoppie davano l'idea di persone dormienti, e le montagne rosee si fondevano col cielo roseo, ove la luna mostrava già la sua unghia di perla.
p. 200
Arrivò a Fonni ch'era già notte. La luna nuova cadeva sul cielo lucido frastagliato dal profilo nero dei tetti di scheggia; l'aria era freschissima, profumata; si udivano distintamente i tintinnii delle capre ritornanti dal pascolo, il passo dei cavalli, i latrati dei cani; ed Anania pensò a Zuanne e ricordò l'infanzia lontana come non l'aveva ricordata durante la sua prima gita a Fonni.
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Colombi e sparvieri
Grazia Deledda
p. 147
Dopo una settimana di vento furioso, di nevischio e di pioggia, le cime dei monti apparvero bianche tra il nero delle nuvole che si abbassavano e sparivano all'orizzonte, e il villaggio di Oronou con le sue casette rossastre fabbricate sul cocuzzolo grigio di una vetta di granito, con le sue straducole ripide e rocciose, parve emergere dalla nebbia come scampato dal diluvio.
p. 147
Tutto il panorama, dai monti alla costa, dalla linea scura dell'altipiano sopra Oronou fino alle macchie in fondo alla valle, pareva stillasse acqua.