Modi di dire
Milano, Arnoldo Mondadori Editore
Canne al vento
Grazia Deledda
p. 521
Gli porse una moneta, ma Efix lo guardava negli occhi coi suoi occhi di cane fedele e sospirava senza offendersi.
p. 525
Le frutta di qui, il mio padrone le manda in regalo alle sue cugine, le vostre padrone: ma esse stanno sempre chiuse dentro come il riccio nella sua scorza.
p. 541
- Perché sei tornato qui, babbeo? Se venivi a casa mia ci stavi male? Sei come il gatto che ritorna anche se portato via dentro il sacco. Su, andiamo; ti metterò nel letto di Stefana.
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1945
Cenere
Grazia Deledda
p. 27
- Senti, - rispose l'omone, - va al di là di Mamojada, intanto che io faccio la fermata. Vi prenderò. Egli tenne la promessa: giunto al di là di Mamojada fece sedere in serpe accanto a lui i due viandanti e cominciò a chiacchierare con Olì.
p. 40
Se tu ti fossi guardato dal vizio, ora tutti avrebbero cercato di raccoglierti come si raccoglie un confetto. Invece tu ora sei schernito dai più miserabili pezzenti; e tutti ridono di te come dell'orso che balla per le strade...