Lingua
La bella di Osilo
Marcello Cossu
p. 179
Tutti rimangono sgomenti a tanta valentìa.
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i>La camera gialla era mestamente illuminata dall'incerto bagliore che inviava una lampada disposta sopra uno stipo.
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No, poiché sèi un'incantevole creatura, degno trastullo delle mie ore di noia.
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Ed ecco una torma d'armati con fiaccole accese, quali con picche, quali con stocchi, spade e alabarde rintronare negli androni con grida feroci, e mettere lo spavento e il rovinìo su tutti e tutto.
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E fia vero dunque che io non rimiri più la tua celeste pupilla sfolgorare di tanta delizia di sorriso?