Colori
Sassari, Tipografia della Nuova Sardegna
Il tesoro degli angioni
Giacinto Satta
p. 192
Quel che non poteva mutare o modificare erano gli occhi, neri e rilucenti, sprofondati e come appiattati in fondo alle loro orbite.
p. 196
E dappertutto – su una lunga panca da sedere incastrata nel muro, sui pochi scanni gettati quà e là, sugli svariati oggetti appesi alle pareti nere di fuliggine.
p. 199
Un nuvolone, nero come l’inchiostro, si era steso su gran parte del cielo già fosco e s’addensava sulla città.
p. 206
Una valle stretta e profonda s’apriva dinanzi a loro: nell’oscurità diafana si distinguevano però le macchie bianche delle nude roccie calcaree tra il nero della vegetazione.
p. 206
Guardando con attenzione giunsero a distinguere una massa biancastra, come un grosso dado nella macchia scura delle piante.