Colori
Sassari, Tipografia della Nuova Sardegna
Il tesoro degli angioni
Giacinto Satta
p. 183
E in queste forti sensazioni [...] dormendo su uno strato di frasche verdi, respirando l’aria satura dei sani aromi che esalano dai boschi e dal mare, il Selis sentiva rinvigorirsi.
p. 186
i>Tia Rita aveva raccolto presso l’uscio qualche cosa come un cencio azzurro e lo sporgeva a mostrarlo agli altri.
p. 190
Uscirono – dopo che il Leperi, che pareva inquieto ed un po’ più giallo del solito e doveva morir di sete, ebbe vuotato d’un fiato una colma misura di vino.
p. 190
E Leperi levò il pugno al cielo, nero come l’inchiostro, da cui ricominciavano a piovere i goccioloni sempre più fitti.
p. 192
Spoglio del nero e fitto pelame che prima la contornava e l’ingombrava per una buona parte, la faccia s’era come raccorciata ed allargata – per la piccolezza del mento, lo sviluppo notevole dei mascellari prima nascosti dalla barba e la sporgenza degli zigomi ora rimessa in piena evidenza.